La notizia di oggi è l'epilogo musicale dei Daft Punk.
In un video suggestivo ed enigmatico il duo, con i caratteristici caschi, cammina insieme nel deserto, non si sentono rumori, solo il vento, non si sentono note musicali; poi la coppia si separa, il casco argentato rallenta il passo fino a fermarsi, il casco dorato torna indietro, si riavvicina, ora sono uno di fronte all'altro finchè il dorato
"disattiva" l'altro impostando un countdown di 60 secondi al termine del
quale l'argentato esplode in mille pezzi. E infine la scritta: "1993-2021" e nel frattempo inizia in sottofondo Touch.
E poi scopri che la prima parte del video Epilogue è tratto dal loro film Electroma, girato nel 2006😏.
Da questo epilogo il ricordo non può che andare al 12 luglio 2007, parco della Pellerina, Traffic free Festival, Torino.
Una delle ultime loro esibizioni pubbliche, l'ultima in assoluto in Italia, ovviamente.
Il palco a forma di piramide, simile a un'astronave piena di luci e il pubblico in estasi come in adorazione di fronte al monolite di "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick.
Già ai tempi avevo riunito in tre video un po' di riprese realizzate con la mia macchina fotografica digitale, pubblicate poi su YouTube. Era ancora il tempo in cui i concerti si guardavano con gli occhi e non col display dello smartphone.
E' tempo oggi di scrivere questo post e inserire questi tre medley.
Tra l'altro quasi un mese fa, prima su Twitter il 22 gennaio 2021 e poi su YouTube il 25 apparve un filmato inedito e completo
del live 2007 al Grant Park di Chicago durante il Lollapalooza il 3 agosto.
Ci sono canzoni che puoi ascoltare venti volte di seguito senza diventarne stufo.
Per me, ad esempio, Zeta reticoli dei Meganoidi è una di queste.
Spesso me l'ascolto due o tre volte di seguito, magari in auto a tutto volume.
Sarà per quel ritmo che ogni volta mi sorprende...
Nei primi 15 secondi un giro di basso che ti coinvolge subito...dumdumdumdumdum....poi arriva inaspettata la tromba.....papapa paraparapa...e siamo solo ai primi 30 secondi.
Ecco Davide, il cantante
“Preso con l'ultimo invito di un progetto che
si presenta nel nome della verità You know falling in illusion...."
Un'altra sorpresa....quella strofa in inglese, buttata lì in mezzo a sparigliare.
Altra strofa
"Brucia ancora, che prima o poi ritornerò Conservo di nascosto sempre lo stesso smalto Non temere zeta reticoli on my mind Aspetterò il momento per un migliore slancio"
e riecco la tromba...
"Non temere, zeta reticoli on my mind Aspetterò il momento Per un migliore slancio"
stacco di un secondo di silenzio, il testo cantato è finito...sembra quando ti dai lo slancio e fai il salto, trattieni in fiato e poi ti lanci.... Ancora la tromba e poi stop, in maniera decisa e definitiva.
A furia di ascoltare Zeta reticoli digitando anche solo "zeta" su YouTube o su Spotify un giorno gli algoritmi che ti propongono canzoni simili, mix o compilation mi fecero ascoltare e scoprire "Luci blu" dei Zetazeroalfa.
Canzone esplosiva, con cori e controcori, un po' metal un po' punk. Affascinante, coinvolgente. Non sapevo chi fossero i Zetazeroalfa. Cercai sul web e lo scoprii.
Resta ogni volta per me un mistero l'accostamento tra i due gruppi determinato non certo casualmente da me ma da qualche "affinità sonora".