martedì 17 gennaio 2006

16 giorni in Messico e Guatemala precolombiani

domenica 4 dicembre 2005 .

A Dicembre in Messico?
Perche??

Perché il periodo scelto per le nostre nozze coincide con l’inizio della stagione secca in Messico, la stagione migliore per visitare il paese. Gli uragani (Emily, Katrina, Wilma) di questa estate e autunno 2005 hanno colpito duramente Yucatan, Chiapas e Guatemala ma a dicembre la maggior parte delle località erano agibili per i turisti.

Scegliamo il Messico precoloniale decidendo noi dove fermarci a dormire e quanto fermarci, prenotando dall’Italia gli alberghi, i voli interni, due mini tours (in Chiapas e in Guatemala) e il noleggio dell’auto presso la Hertz.

Partenza da Torino il 4 dicembre (volo delle 11:10) per Francoforte con Lufthansa per evitare poi lo scalo negli USA. Alle 13:40 ci imbarchiamo per la traversata transoceanica (12 ore di volo), alle 18:50 siamo all’aeroporto di Mexico City, la capitale, El DeFe (el Distrito Federal). Sull’aereo abbiamo compilato il modulo per l’immigrazione (“Forma migratoria turistica”) che dove esser presentato alla dogana dove viene timbrato e restituito col passaporto anch’esso timbrato.
Un consiglio : indicare per precauzione qualche giorno di permanenza in più rispetto ai giorni previsti, tanto vale 180 giorni e non si sa mai… : nel nostro caso, poi, l’addetto anziché scrivere un numero di giorni precisi ha fatto uno scarabocchio.
Bisogna poi compilare un modulo per i bagagli, ne basta uno per nucleo familiare. Recuperati i bagagli si arriva al famoso “semaforo” per il controllo statistico: per noi scatta il verde e possiamo andare allo sportello per prendere un taxi: paghiamo 15$ (o in alternativa 152 pesos) per andare fino a Zona rosa. Esiste comunque una stazione della Metro a 300 metri dall’uscita dell’aeroporto. Le tariffe dei taxi (taxi seguro) sono fisse e in base alla zona di destinazione.

Il nostro albergo si trova in Zona Rosa, un quartiere con le vie che hanno i nomi di città europee, ricco di consolati, ambasciate, alberghi….
Stanchi per il viaggio volutamente insonne andiamo a dormire alle 9 di sera (per noi ormai sono quasi le 4 di mattina)….

lunedì 5 dicembre 2005 .

5/12 (lunedì)
Sveglia biologica alle 7, doccia e colazione al supermercato vicino all’albergo con brioches e caffé molto lungo e bollente in caraffone. Da bravi turisti spaesati cerchiamo un’agenzia di cambio (troviamo un 12,20 pesos per 1 euro…..), poi veniamo fermati da un poliziotto che ci offre il suo aiuto e ci propone una visita guidata in taxi con un suo amico, Juan. Per 500p accettiamo di visitare il quartiere delle botteghe che lavorano l’argento, il Santuario di Nuestra Señora de Guadalupe, un negozio di tessuti e Teotihuacán. Tra l’altro essendo lunedì i musei cittadini sono chiusi. Convinti… si parte!!
Prima tappa il negozio di argenterie che ovviamente vive anche grazie a queste visite: ci accolgono con calore, ci fanno vedere come fanno le incisioni su lamina, ci offrono birra e Margarita senza insistere sull’acquisto. Con Juan durante il viaggio si parla in spagnolo, di un po’ di tutto (es. l’invasione del mercato cinese dei tessuti, le fonti energetiche, le favelas, la “reforma agraria”, le gare di ballo….). Seconda tappa il Santuario della Madonna di Guadalupe già affollato di pellegrini (il 12 dicembre è la festa di Nuestra Señora de Guadalupe) e infine il sito di Teotihuacán, preceduto da una veloce sosta a un negozio di tessuti dove ci fanno vedere i molteplici usi dell’agave (persino come ago e filo) e ci offrono un bicchiere di tequila….
Teotihuacán, la città degli dèi: viste da lontano le Piramidi del Sole e della Luna sembrano colline, il primo contatto con l’archeologia precolombiana (in questo caso opera degli Olmechi) ci toglie il fiato. Si accede al sito con 38p. Saliamo su entrambe le Piramidi, fa caldo ma l’aria è secca. Ci son quasi più venditori ambulanti di oggetti in ossidiana (maschere, collanine, piramidi…) che turisti…
Come primo giorno siamo soddisfatti e verso le 15 torniamo verso Mexico City ripercorrendo la tangenziale che passa di fianco alle favelas che circondano la città.

martedì 6 dicembre 2005 .

6/12
Partiamo presto per lo Zocalo (il centro storico, intorno alla piazza principale) in metropolitana (2p a corsa): Plaza de la Constitution, la Catedral Metropolitana, el Sagrario, il Templo Mayor (dall’esterno), il Palacio National (ingresso libero con un documento) con i murales di Diego Rivera, Casa de Azulejos, Palazzo delle Belle Arti, Palazzo delle Poste.
Nel nostro girare a piedi passiamo davanti alla Dulceria de Celaja in Avenue 5 Mayo al numero 39, una delle pasticcerie ritenute migliori della città. Al numero 52 della stessa strada c’è invece il caffé El Popular. Lasciato il centro si va verso il bosco del Chapultepec. Una bella passeggiata nel parco, una visita al giardino zoologico (ingresso libero), con intervista da parte di un gruppo di adolescenti armati di videocamera per un lavoro di gruppo per la scuola sullo Zoo e i turisti.
Dopo lo Zoo il Museo di Antropologia (ingresso 38p): bellissimo!!! È vero ciò che scrivono alcuni: bisognerebbe vedere il Museo appena arrivati in Messico e poi alla fine del viaggio per poter conoscere prima ciò che si vedrà poi nei siti e poi a conclusione del viaggio per capire veramente la grandezza delle civiltà che si sono susseguite in questa stupenda terra. Esausti si torna in albergo.

mercoledì 7 dicembre 2005 .

7/12
Destinazione Tula: i bus partono dal Terminal Norte, sbagliando prendiamo un bus non diretto (40p): sarà un viaggio di quasi due ore con fermate alle raffinerie per scaricare i lavoratori pendolari ma alla fine si arriva a Tula, poi con un altro bus per 5 Km (costo 5p) si va al sito ( ingresso 33p). Pochissimi turisti, sono più numerosi gli operai dei restauri!!! Ma è un sito spettacolare con i suoi Atlantes, le enormi statue di pietra alte oltre 4 metri e mezzo che sorreggevano la copertura della Piramide opera dei Toltechi. Maestosi, bellissimi ci appaiono lungo il sentiero sterrato tra i cactus. Nel sito vediamo anche il nostro primo campo di gioco della pelota. Ritorno a Mexico City con bus directo (47p) e dopo una merenda a base di dolciumi vari nell’atrio del Terminal Norte ritorniamo in albergo.


giovedì 8 dicembre 2005 .

Impressioni generali su Mexico City: caotica come ogni grande metropoli ( 9 milioni in città, 24 milioni ufficiali considerando tutto il comprensorio), non così sporca, né pericolosa e inquinata come si racconta. Anzi al mattino presto ovunque gente con secchiello e spazzolone lava i marciapiedi e le piazze con acqua saponata e ammoniaca…Nessun problema per l’altitudine e l’aria rarefatta.

8/12
Lasciamo Mexico City, destinazione Oaxaca (si legge Uahaha) con volo Click Mexicana. Alloggiamo alla Mision San Felipe, bell’albergo segnalato su vari siti Web a 5 minuti dal centro: in realtà si trova a 15 minuti in pulmino, gentilmente offerto dall’albergo ad orari fissi. Oaxaca è stupenda, i suoi colori al tramonto sono indimenticabili, come alcune sue specialità culinarie: il quesillo (formaggio filato a forma di gomitolo), il mole (una salsa a base di cacao e spezie che si accompagna con il pollo, più o meno piccante), il cioccolato (Mayordomo ovviamente), le chapulines (le cavallette fritte con peperoncino). Ottimo il clima, cielo limpido, brezza, sole caldo…una goduria!! Assolutamente da vedere la Catedral de S.Domingo, spettacolare sia all’esterno sia all’interno, lo Zocalo, caratteristico il mercato coperto.....ma tutta la città è bellissima, le sue strade, la zona pedonale……una città molto viva!


venerdì 9 dicembre 2005 .

9/12
Doppia escursione in pullman: Monte Albán (la capitale del regno Zapoteco) con partenza alle 8.30 dalla lobby dell’Hotel Riviera de l’Angel in Mina 518, costo 30p. In circa 30 min percorrendo 10 Km verso la montagna si arriva al sito. Alle 9 entriamo (38p) anticipando i bus dei turisti. Due ore sono sufficienti e alle 11 abbiamo il ritorno concordato, ci facciamo lasciare in città in corrispondenza di una fermata dei bus per Mitla evitando così di andare fino al Gate 9 della Stazione di Seconda Clase. Un viaggio di 90 minuti per 50 km su uno scassatissimo autobus ( costo 12p) e poi si arriva a pochi minuti dal sito (ingresso 30p), famoso per i colori originali che decorano i palazzi di epoca Mixteca. Usciti dal sito acquistiamo una bottiglia di Mezcal da 250 ml a 50p.

sabato 10 dicembre 2005 .

10/12
Al mattino breve giro per Oaxaca poi aereo per Tuxtla Gutierrez, la capitale del Chiapas. All’aeroporto ci attenderà un autista per un minitour del Chiapas. L’aereo decolla in ritardo e atterriamo a Tuxtla alle 17. In programma c’è l’escursione al Cañon del Sumidero, che noi facciamo nella completa oscurità. Era prevedibile ed evitabile. Troppo rischioso partire da Oaxaca alle 15:15, un ritardo di 50 minuti ci fa arrivare a Chiapa de Corzo ormai al tramonto. E così saliamo sulle lance e in una serata di luna piena percorriamo il Cañon senza riuscire a veder nulla tranne gli occhi degli avvoltoi illuminati dalla torce e dai flash….Lasciato il Cañon ci portano a S.Cristobal de Las Casas lungo una tortuosa strada di montagna. Siamo in Chiapas!!!

domenica 11 dicembre 2005 .

11/12
In programma l’escursione ai villaggi indios: sono un po’ prevenuto sulla genuinità di cosa vedremo ma so che è forse l’unico modo per accedere a quel mondo. San Juan Chamula, la chiesa, la piazza del mercato, il divieto di scattare fotografie, una toccata e fuga che ci lascia un po’ insoddisfatti ( siamo passati di fianco al cimitero, molto caratteristico, e la guida, italiana, ci ha fatti proseguire….). Poi Zinacantán e la visita di una comunità familiare che ci prepara tortillas e ci fa vedere come usano il telaio a mano. Si compra qualche tovaglietta fatta a mano, dai colori tipici….Anche qui sembra tutto preconfezionato ……
In tarda mattinata siamo di ritorno a San Cristobal: le sue chiese ( la barocca Chiesa di S.Domingo, la cattedrale, la Chiesa della Señora de Guadalupe), il negozio di ambra (conveniente, soprattutto l’ambra rossa) gestito da amici della nostra guida, il mercato indio (dove vediamo tessuti simili a quelli venduti a Zinacantán ma a “precio más barato” !!!! Per fortuna quelli scelti da noi non li vediamo al mercato……) Bambini ovunque ti circondano per venderti tessuti, penne con il cappuccio raffigurante Marcos, collanine, braccialetti ….vorresti dare a tutti qualche pesos ma alla fine accontenti solo qualche mano protesa.

Nota per gli italiani orfani del loro caffé : nella piazza dello Zocalo tra calle Francisco Madero e calle Real de Guadalupe, all’interno dell’agenzia “Astur Viajes” oltre alle postazioni Internet c’è un ottimo caffé all’italiana da provare!

lunedì 12 dicembre 2005 .

12/12
E’ il giorno della festa della festa di Nuestra Señora de Guadalupe e noi lasciamo San Cristobal in direzione Palenque. Attraversiamo il Chiapas, le strette strade di montagna intasate di pellegrini a piedi, di corsa, su furgoni addobbati in onore della Vergine…..Lungo il tragitto la prevista sosta di appena un’ora ad Agua Azul: un paesaggio incantevole, incredibili colori, acqua verde azzurra….poi un’altra ora alle cascate di Misol-ha, molto spettacolari e suggestive e immortalate nel film “Predator” con Arnold Schwarzenegger.
Alle 17 siamo in albergo a Palenque, il fresco del Chiapas e di Oaxaca sono un ricordo. Anche la bellezza di S.Cristobal è un ricordo: Palenque è veramente brutta, solo negozi per turisti e posti per mangiare. ……il tutto tra caos di macchine e umidità.

martedì 13 dicembre 2005 .

13/12
Ore 8:30, siamo già al sito, un caldo umido soffocante appesantisce la pelle e la T-shirt, all’ingresso due indigeni Lacandoni in tunica bianca si fanno fotografare vicino ai loro attrezzi di vita quotidiana, per la gioia dei turisti che vengono scaricati dai bus….
Il sito Maya più importante, il primo che vediamo immerso nella giungla, è veramente ben tenuto, di un verde rigoglioso, tutto in ordine, fin troppo bello. Certo che nella stagione umida diventa impossibile visitarlo senza collassare per il caldo. Un tucano si libra nell’aria e le scimmie urlatrici attirano la nostra attenzione. Solo una minima parte del sito, circa il 5%, è stato strappato alla giungla, a Palenque c’è il tempio ove fu seppellito il re Pakal i cui sarcofago, scheletro e maschera funeraria sono ora custoditi al Museo di Antropologia a Mexico City.
Fine del minitour del Chiapas, pomeriggio libero con bagno in piscina.

mercoledì 14 dicembre 2005 .

14/12
Secondo pacchetto: da Palenque a Yaxchilán: partenza alle 6:00, alle 8:30 siamo a Corozal, punto di frontiera col Guatemala sul fiume Usumacinta. Scendiamo al fiume e con una motolancia e mezz’ora di navigazione arriviamo a Yaxchilán, un magnifico sito Maya nella foresta. Siamo i primi turisti della giornata, le scimmie urlatrici si scambiano messaggi da un albero all’altro, il loro urlo squarcia il silenzio, sembrano a pochi metri sopra di noi, non è un urlo …è quasi un ruggito. Sembra di esser i primi esploratori del sito, molto più selvaggio e incontaminato rispetto a Palenque.Un’ esperienza unica.
Per pranzo ritorniamo a Corozal, poi espletate le formalità per espatriare in Guatemala via fiume navighiamo verso Betel: un approdo sulla sabbia, 500 metri tra le dune e poi il furgone guatemalteco che ci attende: 5$ e si entra in Guatemala dopo aver compilato il solito modulo di ingresso. Ci aspettano 80 Km di strada sterrata piena di buche e polvere prima di arrivare a un po’ di asfalto. Dopo quasi 3 ore siamo a Santa Elena / Flores per il tour a Tikal l’indomani.
Un consiglio: il nostro tour Palenque – Flores con visita a Yaxchilán è stato ben organizzato, tuttavia avremmo voluto vedere anche Bonampak. Converrebbe quindi spendere due giorni per visitare Bonampak e Yaxchilán il primo giorno, fermarsi a dormire a Corozal (o a Bonampak eventualmente) e il giorno successivo spostarsi in Guatemala.

Flores è una caratteristica cittadina sul lago Petén Itzá ed è collegata alla cittadina di Santa Elena da una strada rialzata lunga 500 metri. Caratteristici bus colorati e centinaia di motofurgoni rossi e gialli adibiti a taxi percorrono le polverose stradine di Santa Elena.

giovedì 15 dicembre 2005 .

15/12
Escursione a Tikal, il sito che riteniamo più suggestivo di tutto il viaggio. Dopo un’ora di viaggio da Flores si entra nella Riserva naturale in cui si trova Tikal (ingresso 50 quetzal). Le piramidi che ci sono a Tikal sono uniche, spesso più alte della foresta. E’ un sito molto esteso, sentieri nella giungla ben segnalati conducono alle piramidi e ai templi strappati alla natura. Scale di legno affiancano le costruzioni e permettono la salita. L’esperienza dell’ascesa in cima alle piramidi, soprattutto quella del “Mundo Perdido” è difficile da spiegare: sul tetto del mondo, più alti di ogni albero, con la parte superiore delle altre piramidi che spuntano dalla foresta, silenzio assoluto, la sensazione di esser vicini al Supramundo, il Paradiso nella visione Maya del Mondo (Inframundo cioè gli Inferi, il Mundo e il Supramundo). Esperienza invece più acrobatica quella al Tempio V (in particolare la discesa dalla scala…..).
Scimmie ragno e tacchini selvatici ci accompagnano lungo i sentieri. Tre ore per un sito unico, impedibile pur essendo un po’ fuori mano rispetto ai tour del Messico.

venerdì 16 dicembre 2005 .

16/12
Primo e unico contrattempo dei viaggio : il volo TACA da Flores a Cancun delle 11:30 viene più volte ritardato, poi cancellato e infine ripristinato alle 23. Una giornata persa tra aeroporto, dogana (33$ per uscire), albergo, attese varie, colloqui con il personale della TACA e infine la partenza in nottata. Arrivo a Cancun alle 2 di mattino, qualche discussione con gli addetti alla dogana (a Corozal ci avevano timbrato il passaporto per uscire dal Messico ma non ci avevano ritirato il modulo per l’immigrazione in quanto saremmo rientrati dopo 3 giorni: a Cancun ci contestano il possesso di tale modulo, lo ritirano, ne fanno compilare uno nuovo, lo timbrano e lo restituiscono insistendo per sapere i giorni di permanenza in Messico e alla fine dobbiamo dirgli con quale volo ritorneremo in Italia…). Ritiro bagagli con il solito modulo unico per nucleo familiare, semaforo verde e infine nuove discussioni col quelli della TACA. I nostri programmi per il 16 sarebbero stati : arrivo a Cancun alle 13, ritiro dell’auto a noleggio c/o la Hertz e partenza per Merida con pernottamento. Alle 3 del mattino del 17 dicembre lasciamo lo sportello TACA senza aver ottenuto nulla se non parole e promesse e saliamo in auto in direzione Uxmal, meta prevista per il 17 dicembre. Percorrendo l’Autopista 180, dopo 380 Km, devastati dalla notte insonne arriviamo a Uxmal (circa 240p di pedaggio totali).

sabato 17 dicembre 2005 .

17/12
Dopo qualche ora di sonno in cerca di una banca andiamo a Tikul (25 km circa) ma sono entrambe chiuse essendo sabato mattina quindi preleviamo col bancomat (a questo punto per prelevare col bancomat potevamo farlo anche dentro il sito di Uxmal). Dopo pranzo visitiamo il sito di Uxmal (38p di ingresso più 50p per le “attività culturali” del sito: viene messo un braccialetto al polso che permette l’accesso allo spettacolo serale “Suoni e luci”). La stanchezza si fa sentire e il caldo soffocante e torrido dello Yucatan non aiuta : è un clima più adatto alle iguane che ai turisti.. E di iguane a Uxmal ce ne sono ovunque! Un temporale in arrivo ci fa abbandonare il sito in anticipo.
In cerca di una pompa di benzina andiamo a Muna e scopriamo che alle 17 è prevista una corrida con 12 torelli. Contrattiamo due ingressi a 50p e saliamo su un palchetto di legno. È una corrida di paese, tanti ragazzini e famiglie sugli spalti, i turisti sono praticamente assenti! Vediamo 3 tori, stuzzicati da piccoli toreri con la muleta, poi presi al lazo da un’orda di cowboys e portati fuori…..una corrida per fortuna senza spargimento di sangue e inutili crudeltà.

domenica 18 dicembre 2005 .

18/12
Partenza per Chichen Itzá, arrivo alle 9 al sito anticipando così i tour dei turisti del mare, alle 11 infatti c’è gente ovunque, moltissimi gruppi di italiani svagati che scattano foto col telefonino pensando al villaggio vacanze vicino a Cancun. Tanto caos, caldo, turisti mordi e fuggi per un sito con la piramide forse più fotografata e pubblicata sulle guide ….Ingresso come a Uxmal a 38p più 50p per le “attività culturali”. Alla sera il suggestivo spettacolo “Suoni e luci” rovinato dal solito temporale.

lunedì 19 dicembre 2005 .

19/12
Da Chichen Itzá a Tulum per visitare l’unico stupendo sito sul mare. Ingresso a 38p. Indimenticabile le foto con l’oceano alle spalle, l’azzurro del cielo e del mare…..poi dopo 30 Km arriviamo ad Akumal al villaggio “all inclusive” per le ultime 40 ore di mare e relax assoluto in Messico. Il solito temporale pomeridiano, il viaggio fino a Playa del Carmen per consegnare l’auto e ritorno in taxi ad Akumal (156p)

martedì 20 dicembre 2005 .

20/12
Ultimo e unico giorno completo di sole e mare , sveglia alle 5 per fotografare l’alba…l’amara sorpresa del cielo plumbeo, colazione, poi in spiaggia, un bagno veloce, la fuga per l’imminente temporale che dura dalle 11 alle 17!!! Un disastro, un pomeriggio di animazione nella hall dell’albergo a giocare e sbancare con il Bingo !!!

mercoledì 21 dicembre 2005 .

21/12
Cielo coperto all’alba e sole splendente dalle 9 del mattino ma alle 12 abbiamo il trasferimento a Cancun. Alle 16:20 il volo per Mexico City con Mexicana, alle 20:40 ci attende il Boeing 737 per Francoforte. Alle 14 del 22 dicembre dopo quasi 10 ore di volo siamo in Germania, un viaggio tranquillo cercando di dormire un po’. Tre ore in aeroporto, un paio di birre e alle 17:40 il volo per Torino con atterraggio puntuale alle 18:55 a Caselle.

giovedì 22 dicembre 2005 .

Consigli vari

In aeroporto il cambio è abbastanza favorevole comunque nei vari uffici di cambio si trova facilmente un cambio a 12,30p per un euro. Qualche difficoltà in Yucatan per cambiare (strano essendo così turistica…ci propongono la conversione “euro in pesos” ma con il valore del dollaro).

Per telefonare cercare schede prepagate tipo l’Andina : digitando un codice si ottengono circa 36 minuti di conversazione verso l’Europa al costo di 100p. Usando le carte telefoniche della Tel-Mex il costo è circa 20p al minuto ma la carta viene espulsa quando il credito scende sotto i 20p. I cellulari triband funzionano, quelli col GPRS ricevono gli sms, quelli normali vanno in ricerca rete senza esito.

Ricordarsi assolutamente l’adattatore per la corrente a 115V.

Guatemala : meglio avere un po’ di dollari (almeno 100) per le spese di ingresso e uscita. Non accettano euro se non al pari dei dollari (1 a 1). Noi a Flores cambiamo 1$ per 7 quetzal.


Considerazioni finali

A parte Merida non visitata a causa del volo TACA cancellato e Cobà, prevista nella giornata di visita a Tulum e poi eliminata dal nostro piano di viaggio poiché di siti ne avevamo visti già a sufficienza, siamo riusciti a vedere e fare tutto ciò che avevamo pianificato in Italia. Quindi tutto bene!!

Una settimana in più ci avrebbe permesso di vedere Bonampak, il Nord del paese o la costa Atlantica o qualche giorno in più al mare ma non si può avere tutto nella vita…..per noi invece 16 giorni in Messico più i due di viaggio.
Insomma per il Messico servono almeno 20 giorni pieni in loco.

Un grazie infine a tutti coloro che ci hanno preceduto e hanno raccontato la loro esperienza di viaggio!

MoSt poplular

Evi

Foliage torinese

sabato 11 novembre L'idea di fotografare un albero e la variazione cromatiche delle sue foglie in autunno mi venne già lo scorso anno...