domenica 30 gennaio 2022

The bloody Sunday....1972-2022

domenica 30 gennaio

Oggi ricorre il 50° anniversario della Bloody Sunday: quattordici civili furono uccisi e altri feriti dall'esercito britannico durante una marcia pacifica anti-internamento e per i diritti civili sulle strade di Derry il 30 gennaio 1972. 

Dal punto di vista musicale ci sono state tante canzoni che ricordano quel giorno. 

Ad esempio:

Sunday bloody Sunday degli U2, 
Sabbath bloody Sabbath dei Black Sabbath, 
Give Ireland back to the Irish dei Wings (registrata da Paul McCartney due giorni dopo i tragici fatti), 

ma quella che voglio omaggiare oggi è 

Minds Locked Shut di Christy Moore che verso la fine menziona i nomi delle vittime ossia:

Jackie Duddy and Willie Nash,
Gerry Donaghy, Willy McKinney,
Gerard McKinney and Jim Wray
Johnny Johnston, Barney McGuigan,
Paddy Doherty, Kevin McIlhenny
John Young, Mickey Kelly,
Hugh Gilmore, Michael McDaid

#BloodySunday50
#DomhnachNaFola

Antonio Ligabue : pitture di animali

domenica 30 gennaio

Ultimo giorno della mostra al forte di Bard .

Qui ho voluto raccogliere le opere in cui compaiono gli animali...animali domestici e da cortile, animali selvatici, spesso con le fauci spalancate.

Tigri, leoni, volpi, buoi, galli, serpi, ragni, mosche, daini, orsi, aquile, tori, cinghiali e contadini.


Antonio Ligabue (nato Antonio Costa, poi Antonio Laccabue; Zurigo, 18 dicembre 1899 – Gualtieri, 27 maggio 1965) 

venerdì 28 gennaio 2022

Arbeit macht frei e la "B" capovolta

giovedì 27 gennaio

L’insegna in ferro battuto Arbeit macht frei venne posta nel 1940 sul cancello d’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz I.

La lavorazione della scritta fu ad opera del fabbro (e dissidente politico) polacco non ebreo Jan Liwacz, prigioniero n. 1010, che poi decise di saldare la lettera “B” al contrario, capovolgendo l’occhiello piccolo in basso rispetto al grande, diversamente da come la grafica impone.

Appendere al contrario la lettera B lo si può considerare come un atto di resistenza contro la macchina frantumatrice della dignità umana che fu Auschwitz.


Quando il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa liberò i prigionieri, i sovietici decisero di rimuovere l’insegna ma un ex prigioniero del campo, Eugeniusz Nosal, ben conscio del suo valore, la scambiò con un soldato sovietico per una bottiglia di vodka.
L’insegna rimase nei magazzini del municipio di Oświęcim per parecchi anni e poi donata al Museo della Deportazione.
Nel 2014 una riproduzione della “B” capovolta fu installata nei pressi del Parlamento Europeo a Bruxelles.

Le origini della frase risalgono al Vangelo di Giovanni, dove si possono trovare frasi simili a “Wahrheit macht frei” – La verità rende liberi”. 

Il filologo tedesco Lorenz Diefenbach nel 1873 scrisse il romanzo Arbeit macht frei, parafrasandone quindi il motto originale. 
Era una bella storia sulla ricerca di un percorso verso la virtù attraverso il lavoro, uno slogan nella lotta contro la disoccupazione di massa, in cerca dell'efficienza della nazione e di un miglioramento della situazione economica generale.
Quando però i nazisti salirono al potere, Arbeit macht Frei divenne un motto della loro falsa e brutale ideologia.

#giornatadellamemoria 

venerdì 21 gennaio 2022

Fantasma (Linea 77) aggiornata ai tempi attuali

 venerdi 21 gennaio

Sopravvivo da due anni
guardando le stesse facce,
sentendo le stesse storie,
pensando
che non ne usciremo.
Come il lampo senza il tuono
mi sembrava che fosse lontano,
che “non a me, no”
Difficile la soluzione per qualcosa di oscuro
poco tempo per correggere gli errori commessi.

Ditemi dove butterò i miei giorni.
Devo passare tutta la giornata a pensare alle cose che facevo,
alle cose che vorrei di nuovo fare,
al modo di raggiungerti
e poi come difenderci.
Ma io non sapevo cosa avessi prima
lo davo scontato, quello che non ho più adesso.

Sorrido ad ogni nuovo giorno perché
vivo sperando
che le persone che amo
proseguano nel viaggio

standoci affianco.
Ricordo quando prendevo e andavo
senza meta, senza prenotare

senza QR code da mostrare.
Da Torino a Catania
solo se il colore è giusto.
Un breve aggiornamento da Roma,
città di Conte e Draghi,
indomita Bergamo,
le lacrime di aprile.
Infondere paura come forma di controllo
dividere come forma di controllo.

Dovrei passare la giornata a pensare a chi sta peggio
alle cose che vorrei fare
al modo di aiutarle
e poi come difenderle
ma io non so più quello che ho adesso

ma io non so più quello che avrò domani.

Sono discorsi facili, sono opinioni facili
quelle che
Ti raccontano ogni giorno e tu credi vere.
Non è stato facile
restare fermi immobili,

in casa, davanti al monitor. 
Non è stato facile
restare fermo, chiuso
in casa, aspettando Ristori,
coprendo la bocca e rinunciando a sorriderti.

Sono discorsi difficili, sono opinioni che ci dividono

quelle che ti raccontano ogni giorno, non credi più vere.
Avevamo ragione noi. 
Ora non abbiamo più la ragione.

Non è facile
restare fermi immobili,

non è più tempo di credere
che tutto giri intorno alla storia del pangolino.
Crisi di nervi pandemica.
Decidete un modo per contare,
per dire come va veramente oggi.
(la curva sale, la curva…)

Convivo con i miei fantasmi,
io fantasma nella ghost Town.
Questo è quello che ti rimane,
solo se tu lo vuoi. Ma
vuoi ma non puoi

puoi ma fino a stasera,
puoi, ma loro no 
puoi ma da lontano.

Questo è quel che fai
perché oggi puoi.
Ora ditemi se
questo è ciò mi rimane.
E io non lo voglio.
Siamo contatti, siamo contati.

Questo è quel che non fai
perché oggi non puoi, domani chissà.
Ora ditemi se
questo è ciò mi rimane.
E oggi non mi basta.
Ora

Siamo come maschere
ma non come quelle che
Ti raccontavano da piccolo e tu credevi vere.
Pian piano sembra più facile
restare fermo immobile
chiudendo gli occhi e rinunciando a vedere.

Rinunciando a vivere. 


Liberamente pensato e scritto ricordando "Fantasma" dei Linea 77 (brano tratto da "Numb" del 2003) con le parti in corsivo lasciate immutate.

mercoledì 19 gennaio 2022

Robespierre (ODP) aggiornata ai tempi attuali

mercoledi 19 gennaio

Ho fatto l'esame di maturità nel 2021 in DAD.
La pandemia era come l'universo, in continua espansione.
La commissione mi chiese di Roberto Burioni
.
Io risposi che
Pasquale Mario Bacco aveva ragione e Draghi no,
e che la vaccinazione non era stata una cosa giusta.
La commissione non ritenne di fare altre domande.

Ma abbiamo anche molti ricordi di "Questo piccolo mondo positivo":

la mezza dose Moderna da 2 ml chiamata booster,
Don't look up ora disponibile anche su Netflix,
la Casa nella pandemia su Cine34
le vittorie olimpiche di Jacobs e Tamberi,
i Maneskin salvatori del rock nazionale e internazionale,
il catechista che usa * e ә parlando di Dio, Gesù, la Madonna e lo Spirito Santo,
i followers di Instagram passati direttamente da Snapchat a Tik Tok
alla faccia della privacy, 
i fumetti di Batman con Robin transgender e la Panda elettrica, senza TAEG,
sul balcone il lenzuolo Andrà tutto bene, ormai sporco e scolorito,
il tampone che se è negativo è positivo 
e se è positivo, non è una cosa così positiva.
 
Orietta Berti a Sanremo conciata come Achille Lauro,
i Maneskin  (2 volte),
la prima lezione in DAD,
il vicino di casa, che in smart working, videochatta con Chicago
in reggicalze e vibratore a portata….diciamo di mano,
un Chief accounting che mi compare su LinkedIn ogni due giorni
e che mio padre invece incontra la sera su Tinder.
 
Novak Djokovic.
Wuhan... e qualcuno sa perché.
Una scritta di Forza Nuova al corteo NoVax
dopo l’obbligo vaccinale agli ultra 50enni
dice: "grazie Raggi, ma a’ ridacce la sede de Casa Pound"

Il post su Meta in cui NON si autorizza l’utilizzo delle foto già pubblicate su Facebook,

il post su Meta con il quale puoi avere un iPhone 13 a 1 euro.

E poi i nostri meravigliosi tweet:
Via la Var
Via il Canone Rai in bolletta
Via il Green Pass.

E la grande banca
non più locale, ma circolare grazie a Ennio Doris.
E infine i miei accounts social,
dove ho mediamente 3657 contatti e ne seguo 10831
ma non ho ancora capito come funzionano i Reel e e le dirette.

Liberamente pensato e scritto ricordando "Robespierre" degli Offlaga Disco Pax (brano tratto da "Socialismo Tascabile / Prove tecniche di trasmissione" del 2005).

 

ed ora...

giovedì 6 gennaio 2022

Un giro a Ricetto di Candelo

giovedì 6 gennaio

A circa un'ora di auto da Torino si arriva a Candelo, borgo biellese noto per il suo Ricetto ossia una struttura fortificata dove si immagazzinavano i beni tipo foraggio, cibo, vino etc e che in caso di pericolo poteva diventare un rifugio per la popolazione. Gli edifici quindi non furono mai stati utilizzati come abitazioni.

Il complesso è costituito da cinque strade in direzione est/ovest intersecate da due strade in direzione sud/nord, una cinta di mura con tre torri cilindriche agli angoli; all'interno alcune botteghe di artigianato e prodotti enogastronomici.

In questo periodo sono presenti anche alcuni allestimenti natalizi.

Oggi giornata fresca e con un cielo blu spettacolare che ha reso ancor più piacevole la passeggiata lungo le stradine acciottolate e intorno alle mura.

MoSt poplular

Evi

Foliage torinese

sabato 11 novembre L'idea di fotografare un albero e la variazione cromatiche delle sue foglie in autunno mi venne già lo scorso anno...